TERAMO – Il problema dei rifiuti che hanno invaso la spiaggia dopo l’alluvione «non potrà essere affrontato solo dai Comuni pur se coadiuvati dai volontari della Protezione Civile». Lo sottolinea la Provincia di Teramo. L’esame circostanziato «delle problematiche connesse alla raccolta e al conferimento nei centri di stoccaggio, avvenuto nel corso della riunione convocata dall’assessore provinciale all’Ambiente, Francesco Marconi – svoltasi questa mattina presso il COI della Protezione civile di Giulianova con la partecipazione dell’assessore provinciale alla Protezione Civile, Vincenzo Falasca – ha condotto tutti i presenti a convergere sulla necessità di affidare a ditte esperte queste operazioni». I Comuni, quindi, attraverso apposite ordinanze, procederanno a definire le modalità di raccolta e conferimento con la formula della "somma urgenza" mentre la Provincia sta predisponendo un fac-simile di ordinanza, anche sulla base della circolare emanata dalla Direzione Ambiente della Regione Abruzzo, che già domani mattina sarà trasmessa alle amministrazioni comunali della costa per l’assunzione dei relativi provvedimenti. Con l’ordinanza, così come avviene per tutti gli interventi di somma urgenza, le amministrazioni individueranno le aziende alle quali affidare questo servizio e poi rendiconteranno le spese che saranno rimborsate con i fondi dello stato di emergenza. «La pulizia dell’arenile, anche tenuto conto della variegata tipologia di rifiuti arrivata sulla spiaggia, pone numerosi problemi sia di tipo logistico che di tipo ambientale – ha dichiarato a margine dell’incontro Francesco Marconi – ed è necessario, quindi, che sia affrontato in maniera professionale anche per garantire che venga assicurato in tempi molto brevi. La Provincia sarà di supporto ai Comuni e pensiamo di
costituire un comitato tecnico ristretto, del quale dovrebbero far parte Polizia Provinciale e Forestale, per sovrintendere alle operazioni».